mercoledì 20 marzo 2013

Un anno in Australia

Un anno in Australia sta per finire. Che sensazione strana. Fino ad un mese fa quasi neanche ci pensavo, adesso non vedo l'ora di riabbracciare amici, famiglia, vedere casa, il mio altipiano e le mie montagne.
Come si fa a raccontare un anno di vita? Avrei dovuto scrivere più spesso su questo blog, adesso la missione si fa quasi troppo dura.
E' ovvio che viaggiare mi viene molto più semplice adesso. E che non vedo l'ora di viaggiare nel mio paese. Il mio paese che adesso ha allargato i suoi confini, ed è Europa, non più Italia.
Mi si spezza il cuore a pensare di non poter vivere in Italia "bene" come qui. Che è poi un "bene" economico/politico... perchè una cosa semplice come bere un aperitivo in piazza, in una bella piazza, qui non si può fare. Girare per le strade e vedere la storia scorrere, qui non esiste. 
Andare al supermercato a comprare una mozzarella fresca, è utopia.
Fare 100 km per andare in un'altra città... molto difficile, visto le distanza australiane. 
In questi giorni sono a Melbourne. Giro e rigiro e mi dico che non è male, ci sono ottimi trasporti, un sacco di parchi, qualche "monumento".. però non ha fascino. E' una città sul mare, sviluppata lontano dal mare. ...ecco, qui sono così: se c'è un punto d'interesse la città non la fanno li, ma un po' più in la. 
E, come ho già detto, dal punto di vista architettonico/urbanistico, ogni città o paese qui è stata una delusione. 
Però ho trovato quattro lavori in un anno, senza sbattermi troppo. 
Si guadagna più che bene, abbastanza da avere dei risparmi a fine mese. 
La gente sorride, saluta anche se non ti conosce, ti offre aiuto anche se non lo chiedi. 
Puoi evitare l'inverno, se ti sposti nel momento giusto. Ah, ecco, puoi spostarti ovunque in un continente grande più dell'Europa, e trovare lavoro/casa etc. Anche in Europa si può, direte voi. Vero, ma provate ad andare a lavorare in Germania parlando italiano...

Insomma, non so. Prima o poi arriverà il momento in cui prendere una decisione. Che poi non è detto sarà definitiva :)

Per adesso mi pregusto il ritorno. Penso agli abbracci e alle risate. Alle cene per salutare tutti. Penso a riprendere da dove ho lasciato, con i soliti buoni propositi, un po' come se stesse per iniziare l'anno nuovo, ma meglio perchè c'è stata una bella pausa in mezzo. 
Penso a conoscere, finalmente, le nuove piccole personcine che sono arrivate mentre ero via. 
Agli occhi che mi manca guardare.
Perchè è bello conoscere persone nuove, però dopo un po' manca il sentirsi a casa. Non dover cercare di spiegare ogni volta chi sei, cosa fai, da dove vieni e dove vai.
Ho voglia di..
..andare a pranzo dalla Pera con tutte le mie donne e spettegolare sugli ultimi gossip; chiamare la Sere (M.) per un caffè alle undici in pasticceria per programmare la prossima braciolata; fumare una cicca col Gigi e sentire il resoconto sul "volo"; trovarmi per l'aperitivo col Fuci e tornare a casa all'una di mattina; leggere il giornale al nol con il Tia; bere un rum con Rosko; prendere in giro qualcuno con la Serena (F.); organizzare una cena/serata con tutti, ma proprio tutti; andare a trovare la Silvia a Vienna; fare una partita a calcetto; andare al miralago lago; fare un giro in città; andare al cinema con l'Enrica; mangiare una puntina!!! e una pizza con il gorgonzola; andare dalla camera al bagno in mutande; guidare a destra, con il cambio manuale, sapendo dove andare anche senza navigatore; fare la spesa al Poli; fare giardinaggio con mio fratello; andare al parco perchè c'è mia cognata con le bimbe; andare a Malcesine con Nina; passare una serata divano/copertina/play; bere uno spritz e mangiare un carciofo (no non nello stesso momento); cantare Guccini con Pisel....

...a presto :)



domenica 20 gennaio 2013

New Zealand - L'innamoramento lento





Dopo il mio viaggio in New Zealand è ora d'obbligo un piccolo resoconto.
Cercando di non perdermi in lunghe descrizioni, inizierei col dire una cosa evidente a chiunque visiti questo paese:
la Nuova Zelanda è meravigliosa!

Va da se che, anche qui come in Australia, l'occhio europeo capta istantaneamente la pressoché assoluta mancanza di "storia" nella sua manifestazione architettonica/ urbanistica (mi sembra di parlare come una professoressa..). Niente ha più di 200 anni: rarissime chiese, niente edifici storici, niente piazze o borghi antichi, vicoli di ciottoli, castelli.
Le costruzioni più "antiche" appartengono alla cultura Maori, che si insediò qui grazie ai navigatori polinesiani arrivati nel 1300 (d.C. ovviamente). Purtroppo l'abitudine di costruire con il legno ha fatto si che ben poco sia ancora integro ai giorni nostri.

In compenso e per fortuna, la cultura maori è in via di recupero, dopo un periodo in cui era stata sull'orlo dell' "estinzione".



Oggi si possono visitare marae (edificio sacro utilizzato per cerimonie e riunioni)meravigliosi, con decine di figure simboliche intagliate nel legno.
















Una delle nostre grandi fortune durante il viaggio è stata quella di assistere ad uno spettacolo maori nella marae di uno dei luoghi forse più storicamente importanti del paese: Waitangi
(http://en.wikipedia.org/wiki/Treaty_of_Waitangi in inglese, perchè la versione italiana è troppo striminzita).
Visto il contesto storico del luogo, fortunatamente non si è trattato di  intrattenimento turistico, ma di performance culturale/storica, e di questo sono profondamente grata e felice.




Le voci, le movenze e le celebri espressioni del viso hanno reso lo spettacolo eccezionalmente emozionante e posso facilmente immaginare la preoccupazione degli inglesi ai quali fosse stata indirizza una Haka

Per ciò che riguarda il paesaggio naturale, lascia senza parole la quantità e varietà di luoghi spettacolari:
dalle spiagge incontaminate dell'estremo nord, alle foreste di alberi antichissimi (ho visto un kauri di 2000 anni, considerato dai maori il Dio della foresta Tane Mahuta), passando per zone con sorgenti di acqua bollente e geyser, spiagge nere sferzate dal vento, vulcani ancora in attività, laghi, fiumi, caverne con strani vermetti luminescenti, colline verdissime..
C'è veramente molto da vedere e, come abbiamo scoperto durante il viaggio, l'innamoramento è lento e (almeno sembra) profondo.
Per me è sconvolgente il confronto con l'Australia. Anche qui si trovano molti paesaggi diversi, il problema è che a volte sono a centinaia e centinaia di chilometri di distanza. E per tutto il tempo il paesaggio dal finestrino può rimanere invariato. 
Tante volte durante il viaggio siamo rimaste stupefatte nel vedere un paesaggio quasi montano, pieno di conifere e colline, sapendo al tempo stesso di essere vicinissime alla costa e all'oceano.

Alcune righe vanno dedicate meritatamente ai Kiwi, e non mi sto riferendo nè al frutto (i golden kiwi sono eccezionali), nè all'uccello (che pensavo essere grande come una quaglia ed invece è in dimensioni più simile ad una gallina.. con il culone, zampone e un becco molto lungo), bensì ovviamente alle persone: in più di un'occasione si sono rivelati estremamente aperti, socievoli (a volte un po' troppo) e sempre disposti a dare una mano.
Tra l'altro, nelle città soprattutto, si respira un'atmosfera veramente multiculturale in cui ogni persona ha la possibilità di mantenere le sue radici culturali trovando il proprio spazio nella società. Sarà che nessuna delle etnie presenti in New Zealand (Maori inclusi) è nata in questa terra ed è un po' come se tutti si sentissero "ospiti" alla pari.
[Una parentesi andrebbe fatta per i maori, che hanno vissuto un periodo non proprio "paritario" intorno agli anni '70]


Ecco,
sono partita con la certezza di aver trovato un paese che mi fa dire "WWWWoooowww!!".
E la consapevolezza di avere ancora moltissime cose da scoprire. E quindi l'intenzione di farlo, il prima possibile!

[In Italia ci torno, a fare una vacanza. Mi manca troppo il buon pane.. :P]

Alla prossima!
Stef


Ps. un'altra meraviglia della Nuova Zelanda che devo assolutamente citare nel blog: le carote!!!! Proprio come quelle dell'orto!! 


Pps. Lascio qui una selezione di foto :) 



Waitomo Caves

Waitomo Caves

Doubtless Bay

Geyser - Rotorua


Mordor!


Waitomo Caves - Glow Worms

Auckland - Oldnew

Opohe

Auckland - Oldnew

Pahia

Opohe

Pa - Fortificazione Maori

Red Crater - Tongariro National Parl

Rotorua

Pohutukawa Tree

War Canoe

Tane Mahuta

Russel seen from Waitangi


lunedì 24 settembre 2012

L'inverno di Cairns


Sono passati tre mesi dall'ultimo post.. Mentre si viaggia si ha sempre voglia di condividere le proprie avventure, ma quando ci si ferma da qualche parte per un po' e si entra nella routine sembra non ci sia niente di particolarmente eccitante da dire. Cercherò di fare del mio meglio:
Dopo il giretto con Georgia (che tra l'altro mi ha "abbandonata" al secondo giorno per un colloquio di lavoro e poi sono dovuta andare a riprenderla, per essere abbandonata di nuovo l'ultimo giorno... vabbè..) ho accettato un lavoro come housekeeper (donna delle pulizie) a Cairns, nell'albergo dove lavorava il mio amico fijiano, Vetta. E... niente, ho lavorato li per due mesi con Julie, filippina, simpaticissima, super veloce ed incapace di pronunciare la f (Stepaaaaniaaaa); Joan, dalla Papua New Guinea, 60enne pimpante con la fissa per le bitter nuts; e il mio receptionist preferito Anthony, che stava per farsi prete, poi ha fatto un giro in Europa passando per Amsterdam e adesso convive felicemente con il suo partner. La paga, per la media australiana, non era fantastica: 17$ all'ora. Io da italiana (barista: 7,5€) mi accontento.

Gypsy
Ho comprato una macchina, ford falcon, ovvero una station wagon di 5 mt dentro la quale ho "costruito" un letto scomponibile e montato tendine azzurre (la mia vena bricolage è stata soddisfatta a pieno). 
Insomma vita "normale", lavoro, lavoro, qualche uscita, ogni tanto barbeque.. La sera era un po' come uscire in certi locali in Italia, quando tutti quanti hanno massimo 23 anni e tu ti domandi cosa fai li. Una volta, invece, sono andata in un baretto piccolissimo (il Twelve bar blues) dove c'era una band che faceva blues a microfono libero, quindi una specie di evoluzione del karaoke niente male!
Ed il tempo è passato. Ma mi sentivo in gabbia, sentivo la mancanza del viaggiare, dell'avere ogni giorno qualcosa di nuovo da vedere e qualcuno di nuovo con cui parlare. 
E nel frattempo ho iniziato a pensare alla possibilità di fare il secondo anno qui. 


Mi manca un po' casa. Famiglia, amici, andare al Cafè Nol e sapere esattamente cosa aspettarmi. L'abitudine può essere rassicurante. Ogni tanto mi manca anche la mia macchina, nonostante Gipsy sia un 4000, è tristemente a cambio automatico e insomma... è un barcone rispetto alla mia macchina italiana. 
Però. Però ci sono cose che non si possono fare a qualsiasi età o in qualunque periodo della propria vita. E io già mi sento in ritardo.
Vedere il mondo, il più possibile, veramente ti apre la mente. Venire qui mi ha ridato respiro.
Alcuni miei amici sicuramente si sono resi conto che qualcosa non funzionava come prima, che non ero più la stessa Ste'. Non ho elaborato fino in fondo la cosa, non ho ancora capito cos'è successo. Ma adesso mi sento più interessata, più rilassata, sto riconquistando fiducia in me stessa.. anche se ovviamente problemi ne capitano anche qui. Però ti ritrovi in una situazione in cui non hai molte possibilità e la concatenazione di pensieri è questa: ok ho questo problema, che sfiga! vabbè, troviamo una soluzione. A casa invece: Ho questo problema, che sfiga! Ma sarà mai possibile! E se avessi fatto così, e se quello si fosse comportato in un altro modo! E adesso come faccio?! Non è possibile, tutte a me! etc etc
Ho giusto, giusto una storiella che può fare d'esempio, anche se ho la sensazione che me le sentirò da qualcuno:
sabato pomeriggio, vado a fare la spesa prima di partire per Lakeland (Queensland, dove attualmente sono) per iniziare a lavorare il lunedì in una coltivazione di angurie. Esco dal supermercato, entro in macchina, la macchina non parte. ... 
Ero, per fortuna, con degli amici e ci siamo messi a cercare un meccanico. Il sabato pomeriggio in Australia è tutto chiuso. Bene. Mentre cerchiamo, per strada fermo un ragazzo e chiedo informazioni. E lui inizia a chiederne sulla macchina. Finchè non gli domando se per caso è un meccanico. Dice di no, ma se ne intende. Allora domando se ha voglia di venire a dare un'occhiata. Dice di si, viene al parcheggio, guarda.. Dice che secondo lui possono essere due o tre cose (!!!), torna a casa, prende i cavi, proviamo: niente. Quelli dell'assistenza stradale mi dicono che possono venire a prendere la macchina, ma che non sarà possibile ripararla fino a lunedì. E insomma, questo ragazzo mi propone di lasciargli le chiavi e si offre di occuparsi della faccenda, compreso contattare quelli della garanzia, trovare il meccanico, etc. Come tutti voi, a questo punto, anch'io ho pensato "Si, ciao, adesso lascio la mia macchina ad un tizio mai visto prima!?!". Ma le scelte erano piuttosto ridotte: chiamare il capo e dire quello che era successo, senza sapere quando la macchina sarebbe stata riparata, era come dirgli di prendere qualcun'altro; lasciare la macchina li in attesa di avere un giorno libero per potermene occupare (Lakeland sta a 200km da dove la macchina si è rotta) era impensabile, visto che non si sapeva quando sarebbe potuto accadere.. Quindi alla fine, tra mille dubbi, ho lasciato le chiavi a questo ragazzo; tenendo come unica garanzia un pezzo di carta firmato da entrambi con descritta la situazione. E i documenti di proprietà della macchina. 
Beh insomma, ho riavuto la mia macchina qualche giorno fa: riparata e pure pulita. 
Il punto è che non mi sono messa a commiserare me stessa, a piangermi addosso, a tirare in mezzo la sfortuna eccetera.. Ma ho subito iniziato a cercare una soluzione. (E grazie a dio è andato tutto bene.. :)  ) E questa credo sia una cosa propria di chi viaggia, soprattutto in solitaria, e mi fa stare bene.
Millaa Millaa Falls

Ecco. 
Adesso sono qui, Lakeland: è un miracolo che sia segnato sulle mappe, probabilmente fa 200 abitanti, turisti compresi. Sono qui a raccogliere angurie e collezionare gli 88 giorni che servono per poter richiedere il secondo anno di visto. La paga va bene (cito i numeri per farvi fare un'idea, circa 20$/h), l'accommodation non è male, ci sono un "sacco" di altri backpackers lavoratori. Non c'è assolutamente niente nel raggio di 80 km, ma pazienza..e questo è quanto per il momento. :) 

Alla prossima
S.

Granite Gorge - Rock Wallaby

lunedì 25 giugno 2012

Cairns

Beh come sapete la storia del lavoro è andata a finire male. Ma non sapete che in realtà è anche peggio! Sono passate due settimane e ancora mi devono pagare. Accampano scuse sopra scuse e i soldi non arrivano. Però io non desisto...ancora per un po'.
Solo che sentivo il bisogno di andare via dal polveroso Western Australia. Quindi, dopo aver verificato con disappunto che a Darwin (Northern Territory) non c'era nè lavoro, nè un posto dove stare a dormire - quando i backpackers sentono arrivare i primi freddi a sud si trasferiscono in massa a Darwin, tipo grande migrazione degli gnu in Kenia - , ho preso un bus, poi un aereo, poi un altro e un altro ancora e sono atterrata a Cairns, Queensland!! Viaggio lungo, ma il mio amico cuoco 50enne fijiano mi ha tenuto compagnia. 
East Cost, che dire.. decisamente molto più verde e ventilata della West. Cairns è sul mare, ma coccodrilli e box jelly fish non permettono di farci il bagno. E anche la mancanza di una spiaggia decente, in effetti, è limitante. C'è una lagoon artificiale, al momento chiusa per manutenzione, che ricrea spiaggia e mare e pare essere il punto di ritrovo per tutti quelli che non hanno nient'altro da fare.
Sicuramente il gioiello di punta di Cairns e di questa parte dell'Australia è il Great Barrier Reef. Vi rimando a Wikipedia per dimensioni, caratteristiche etc. L'altro giorno sono andata a fare tre immersioni, ma devo dire che sono rimasta un po' delusa. A livello di corallo è molto bello, si vede che è vivo, colorato, in salute. Ma pesci proprio pochetti. Unici incontri veramente piacevoli quelli con due squaletti e due tartarughe. Belle le tartarughe! Comunque chissà, magari era il punto sbagliato, magari è la stagione sbagliata.. fatto sta, che come dice mio fratello (mi tocca dargli ragione) a volte (ma non troppa) il Mar Rosso è una spanna sopra.
I prezzi degli ostelli sono decisamente più bassi rispetto al Western Australia, anche se le zucchine continuano a costare un occhio della testa.
Domani parto per un viaggetto verso nord con una ragazza inglese conosciuta qui, Georgia. Passeremo per Port Douglas, Cape Tribulation, Cook Town e poi ritorno attraverso Mareeba. Dovrebbero esserci delle spiagge spettacolari, speriamo niente crocodiles.
See ya!

domenica 3 giugno 2012

"I muscoli del capitano" - De Gregori

Buone nuove da Derby! Ho trovato lavoro in un Caffè. Appena vi dirò quanto mi pagano cadrete dalla sedia, ma ci tengo a sottolineare che per gli standard di qui è poco: 3.500$ lordi al mese, lavorando sulle 9 ore al giorno. Cose incredibili! Oddio.. poi è vero che una zucchina ti costa 2.5$ (si una, non un kg!), le sigarette 20$, una pinta al bar 10$ e un kg di pomodori 6/7$..però.. !
Facendo il calcolo escono 17$ lordi all'ora, dico che è poco perchè altre persone mi hanno parlato di 25$! Per me va bene così, finalmente posso fare un po' di esperienza qui e aggiungere una "tacca" australe al mio curriculum.
Derby è 200 km a nord di Broome, se avessi fatto il viaggio in macchina avrei speso due o tre ore. Invece ci ho messo tre giorni, in mare. Un annuncio sulla bacheca di un ostello era scritto dallo skipper di una barca a vela di 17 mt e offriva un passaggio da Broome a Darwin (2300km via terra), passando attraverso un arcipelago di isole dall'apparenza magnifica. Unica cosa da pagare il cibo! Incontrato il capitano, visto la barca, decidiamo di salpare. L'allegra combriccola è costituita da due italiani (io e Francesco), due tedeschi (Markus e la signora Marlis) e un Aussie, il capitano Craig. E una gatta, Kiss kiss.
Li per li non l'avevo capito, ma Craig s'è rivelato un capitano che "se vuole si leva l'ancora dai pantaloni e la getta tra le onde..", insomma un tipo tosto, vero lupo di mare con la cicatrice sul petto e chissà cosa dentro. Noi invece eravamo la ciurma più scassata del mondo, tutti più o meno sofferenti mal di mare. Markus più di tutti, forse anche perchè la sera prima aveva festeggiato un po' troppo. Io per tre giorni sono scesa in coperta soltanto per dormire. 
Certo che se sono a Derby e non a Darwin un motivo ci sarà: proprio mentre il capitano dava prova del suo coraggio stando sul ponte della barca a lottare con una vela, una cima gli si è attorcigliata intorno al polso e gliel'ha rotto. Fine dei giochi.
Abbiamo fatto rotta verso un'isola che ospita una miniera di ferro e ci siamo fatti "soccorrere". I minatori sono stati eccezionali, gentilissimi e pronti. Quando siamo arrivati hanno prelevato Craig e Markus (che stava malissimo ormai da tre giorni) e organizzato un flying doctor per portarli all'ospedale più vicino, Derby appunto. Il giorno dopo hanno dato la possibilità anche a noi di prendere una aereo, gratis. Marlis aveva promesso al capitano di restare a badare alla gatta e alla barca. Chissà adesso come sta, se ha deciso di rimettersi a navigare con Craig o no. Chissà se Craig può navigare.. Mah.
Questa è la storia. 
Il fatto che più mi dà da pensare è che sono arrivata qui "senza niente", senza macchina, senza tenda, senza un posto dove stare. In campeggio, uno degli addetti alla manutenzione ci ha prestato un telo da mettere per terra per evitarci un po' di umidità. Pensavamo che avremmo dormito sotto le stelle, invece un ragazzo ci ha regalato una tenda che stava per buttare via per alcuni buchi sul fondo. Il secondo giorno vado a portare un curriculum, giusto perchè non si sa mai, e trovo lavoro. E teoricamente anche un posto più comodo della tenda (del pavimento della tenda) dove stare. 
Uno pensa che sta andando male, malissimo.. poi succede qualcosa e tutto cambia. Era da tempo che non sentivo questo tipo di sensazione, questa "quasi fiducia" nel fatto che le cose possano cambiare.

:)

(L'unica cosa che ancora non cambia è la mia connessione a internet. Quindi ancora niente foto per il momento. Sorry.)

martedì 22 maggio 2012

Exmouth, Karijini National Park, Broome

E' passato un po' dall'ultimo post, mi sembra giunto il momento di aggiornare la situazione.
Eravamo rimasti a Monkey Mia: onestamente un po' deludente. Una mezz'ora con i piedi nell'acqua fra altri 40 turisti a guardare un paio di delfini che vengono a mangiare. Dopo di che primi veri screzi con i tedeschi e la loro mitica frase "Noi abbiamo pianificato di fare questo e questo, quindi si fa così"... conseguenza: tedeschi abbandonati a Exmouth. Conseguenza: i tedeschi abbandonano l'altro italiano a Exmouth. Si, proprio così, abbandonato a se stesso, senza la possibilità di organizzarsi un po'. E quindi abbiamo unito le forze e, in barba ai germanici, abbiamo passato cinque giorni non male a Exmouth. 
Parco nazionale da qualche parte vicino a Denham
Sono andata a fare il bagno con gli squali balena, la realizzazione del sogno che mi ha fatto decidere di iniziare il viaggio in questa parte di Australia. Sono stupendi. Enormi pescioni che possono raggiungere i 12 mt; placidi mangiatori di plancton che bazzicano a largo del Ningaloo Reef. Spettacolo. 
Poi ho fatto due immersioni al Navy Pier che, secondo gli australiani, è nella top 10 dei siti per immersioni al mondo. In effetti assolutamente meritevole. Tantissimi pesci, alcuni enormi come una cernia che sarà stata 30 kg e che si comportava con i dive master come un cane, lasciandosi fare i grattini sotto il "mento". Pesci farfalla, squaletti, tartarughe, nudibranchi e una miriade di altri sconosciuti.
Però, secondo me, la vera perla di Exmouth è Torquoise Bay. Spiaggia molto bella, ma soprattutto la possibilità di fare snorkeling partendo da riva e di vedere tantissima vita marina. Fra cui, per me, una stingray bella grande che riposava sul fondo e un piccolo squalo. Mi si stampa un sorriso ogni volta che ci penso.
Oltre a queste attività, abbiamo scroccato un letto per due notti, visto che nessuno andava a rifarlo! hehe.. c'è da dire che ho sentito più di una di queste storie, nei campeggi e negli ostelli sono piuttosto distratti.

Entrata del Karijini National Park

Dopo cinque giorni era arrivato il momento di spostarsi, quindi abbiamo affittato l'unica macchina disponibile per uscire dalla penisola di Exmouth che però doveva essere portata a Karratha. Cosa c'è di bello a Karratha? Niente :) Però la macchina ci ha consentito di andare al Karijini National Park e di vedere ed esplorare delle stupende gole/canyon. Avrei voluto vedere i dingo, ma evidentemente erano piuttosto timidi. Avrei anche voluto fare il bagno nelle piscine naturali in fondo alle gole, ma l'acqua era gelida!



Pool nel Karijini N.P.






Da Karratha (12h totali di permanenza) abbiamo preso un Greyhound per arrivare a Broome (11 ore.......) ed eccomi qui. L'amico italiano (Tommaso) ha trovato un passaggio per andare a Darwin il giorno dopo il nostro arrivo qui. Io volevo fermarmi un po', dopo aver guidato per tre giorni la bellezza di 1500km circa.





Broome è famosa per la sua spiaggia, Cable beach, ma secondo me non è all'altezza di molte altre. Magnifici tramonti, ma niente di più.
Stranissima struttura, questa città. E' situata su una penisola, Cable beach è nella parte ovest, la città vera e propria nella parte est, e in mezzo c'è un aeroporto... mah...Australia!  In compenso è decisamente più vitale di Exmouth, molti ristoranti, caffè, resort. Il piano è di vedere se riesco a trovare lavoro qui.. altrimenti via, destinazione Darwin.

Cable Beach attraverso gli occhiali da sole :)



lunedì 7 maggio 2012

Le vecchiette in treno e i tedeschi in macchina

L'altro giorno stavo tornando a Perth con il treno e di fronte a me c'erano sedute due vecchiette sui 70, belle arzille. Sorridendo ai loro rispettivi vicini di sedile, hanno iniziato a intrattenere una piacevole conversazione. Fino a che, dopo buoni dieci minuti di chiacchiere, tirano fuori un libricino  con stampato in parole cubitali "Awake and Trust!" e cercavano di rifilarlo ai poveri malcapitati a loro portata. Da qui un'importante riflessione: "Mai e poi mai sedersi vicino ad una vecchietta in treno!"
C'è poi da dire che è anche meglio non sedersi vicino ad un aborigeno di città, perchè probabilmente puzzerà come una capra e sara disgustosamente ubriaco. Mi dispiace un po' dire queste cose degli aborigeni, magari il 90% di loro sono rispettabilissime persone. Ma quelli che ho visto io finora non lo sono. Stanno tutto il giorno in qualche parco ad ubriacarsi con il sussidio statale. Mah.

Il potente mezzo per il road trip!
Perth sembra ormai così lontana! E in effetti lo è, visto che in tre giorni di road trip mi sono sparata 800 km in compagnia di due tedeschi (lui e lei) e un altro italiano. Non fosse che i tedeschi non parlano con noi a morire e che decidono tutto loro, non sarebbe neanche male come viaggio..
Non fosse che la ragazza tedesca sembra avere (come avrebbe detto la mia amica Kendal, yes, like candle!) "a stick in her ass" e ogni cosa che le dici ti risponde come se le avessi appena ucciso il gatto...
Non fosse che il ragazzo tedesco dice una parola ogni 8/9 ore e di solito in tedesco...
Non fosse che sono così senza soldi da cercare i campsite più a buon mercato che ci sono, il che significa senza docce, senza corrente e in mezzo al nulla, quindi anche senza alcuna possibilità di connessione internet o anche solo di copertura telefonica.
Vabbè... mica sarà questo a rovinarmi l'anno in Australia! Che è appunto un anno quindi anche se passo un mese con questi... ......... beh anche no, magari a Exmouth li mollo e compro una macchina per i fatti miei!!

Shell Beach
Oggi siamo stati alla Shell beach. Uno spettacolo di spiaggia fatta di conchiglie, ovviamente, e mare spettacolare! (foto appena avrò una connessione decente). La Lonely dice che lo strato di conchiglie arriva a 10mt di profondità! Domani ci aspetta Monkey Mia con i suoi delfini :) 
Ah dimenticavo di dire che questo road trip mi è già costato, oltre al cibo e alla benzina, 500 $ di multa perchè ero senza cintura dietro. Che dire.. qua anche se gli dici che sei un turista ( e quindi non capisci/non sai), che la cintura è incastrata fra quattro zaini giganti, che farai di tutto per sistemare la situazione.. niente, multa lo stesso. Che poi, voglio dire, parliamo di una cintura! Figuratevi se guidate ubriachi! Minimo vi schiaffano in prigione e buttano via le chiavi!!
Beh sono già le nove e mezza...ora di dormire, per la mia strana tribù on the road. So..good night mates!
Pinnacles Desert



Kalbarri National Park